Quotidiano di News Mediaset. Notizie del giorno, foto, video e aggiornamenti ora per ora. Italia nell'Enciclopedia Treccani. Italia Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia, Svizzera, Austria, Slovenia). Come regione naturale, tra lo spartiacque alpino e i tre mari (Adriatico, Ionio e Ligure- Tirreno) che la cingono, l’I. Alcune regioni continentali (Canton. Ticino, Istria), insulari (Corsica) e due Stati autonomi (San Marino e Citt. Gli antichi lo derivavano da quello di un principe enotrio, Italo, o lo mettevano in relazione con il lat. Secondo studiosi moderni, Italia significherebbe «terra degli Itali» e gli Itali sarebbero stati una popolazione italica che aveva per totem il vitello. Il nome designava dapprima (Ecateo) l’estremit. La sanzione ufficiale del nome si ebbe con Ottaviano nel 4. C.; l’unione amministrativa delle isole con Diocleziano (diocesi italiciana). Il significato geografico della denominazione . Tra il Devoniano e il Carbonifero si svilupp. La successiva fase di convergenza, responsabile dell’orogenesi ercinica, . Durante il Carbonifero diffusi depositi conglomeratici e arenacei, talora con flore fossili, attestano l’esistenza di ambienti continentali in Sardegna e in taluni settori delle Alpi, mentre nell’area toscana gli ambienti sono continentali e marini, e nelle Alpi Carniche tipicamente marini. ARCA (Pescara) ASTRA (Avezzano) PRATO (Nùoro) ODEON (Roseto). Scegli la tua lingua: ITALIANO (Clicca QUI) Bienvenue sur le site officiel de Cinzia Bruni Top Class Escort. Choisissez votre langue: FRANCAISE (Clique ICI). Mondo: USA Una nuova "storia di Hollywood" per mettere sotto accusa il Governo di Damasco 17 maggio 2017 di marinta: Mondo: Siria, la fake news dei "forni crematori". Con il Carbonifero superiore inizia una fase che genera bacini continentali in Sardegna, a La Thuile, in Liguria e nelle Alpi Meridionali. A partire dal Permiano medio, con la trasgressione da SE sull’edificio ercinico europeo, si depositano formazioni continentali sabbiose e ghiaiose cui si accompagnano fenomeni vulcanici che interessano varie aree. Nel Triassico inferiore si instaura, sulle strutture paleogeografiche del margine continentale ercinico, una serie alterna di trasgressioni e regressioni marine da SE, che poi determina domini marini di profondit. La fase di apertura oceanica della Tetide nel Giurassico vede l’attuale territorio italiano coperto per la maggior parte da piattaforme carbonatiche. Nel dominio oceanico si espandono colate basaltiche che saranno coinvolte nell’orogenesi alpina e costituiranno ofioliti (Alpi Occidentali, Appennino Settentrionale, Calabria). Sui margini dei blocchi continentali si depositano sedimenti marini (Alpi Occidentali, Prealpi lombarde, Toscana, Alpi Apuane). Si avvisa della pubblicazione all'albo pretorio on line del Comune di Mazzano Romano dei programmi elettorali delle liste presentate ed ammesse alle prossime elezioni. Allerta meteo, nel fine settimana arrivano i temporali. Ecco dove sono previsti Temperature torride, afa e tanta voglia di gelati, magari di un bel ghiacciolo. Con il movimento inverso dei margini continentali (Cretaceo inferiore), la convergenza dei due blocchi porta alla nascita dell’edificio alpino e a un’intensa attivit. Nel Paleogene si hanno diffuse sedimentazioni; intanto si va formando l’Appennino Settentrionale, costituito da diverse unit. Durante il Neogene nella Sardegna settentrionale si sviluppa un’attivit. Con il Messiniano iniziano movimenti di distensione sul settore tirrenico e compressivi nel settore esterno della catena appenninica. Con il Pliocene la catena alpina pu. Nel Miocene superiore- Pliocene si hanno manifestazioni effusive di piattaforma, che nell’Etna continuano tuttora. Durante il Pliocene la maggior parte dell’area italiana . Con la fine del Pliocene e l’inizio del Pleistocene l’area italiana assume la configurazione odierna: il mare si ritira dalle parti pi. Il modellamento dovuto alle espansioni glaciali, sul versante meridionale delle Alpi (e in qualche parte dell’Appennino), produce anfiteatri morenici, circhi, valli a U, bozze, laghi di circo ecc. Alle fasi glaciali (G. Nel Pleistocene medio vaste aree circostanti la penisola emergono, collegandosi a molte delle isole attuali, si colma la Pianura Padana, l’attivit. In questo quadro si muove l’uomo, lasciando testimonianze di industria litica durante l’interglaciale Mindel- Riss (Paleolitico inferiore). Con il Paleolitico superiore compare l’Homo sapiens (Grotta di San Teodoro, a Messina, Grotta dei Fanciulli ai Balzi Rossi di Grimaldi, Grotta delle Arene Candide presso Finale Ligure). Qui lo spartiacque principale si . Contemporaneamente a questi hanno agito i fenomeni glaciali w. Le linee del Canavese, Insubrica, delle Giudicarie e della Pusteria sono la transizione verso le Alpi Meridionali dove, fra Ticino e Sarca, si manifesta un ambiente alpino e subalpino a modellamento glaciale. A E dell’Adige, nelle Prealpi Venete, si distinguono elementi glacio- carsici nelle zone sommitali, doline, conche carsiche, canyon e valli secche. A N delle Prealpi, tra l’Adige e il Piave, il peculiare paesaggio delle Dolomiti . Il distretto alpino italiano . La Pianura Padana e i sistemi collinari adiacenti ancora in epoca quaternaria costituivano un golfo marino; il colmamento si realizz. Con i suoi 4. 6. 0. A occidente, il settore piemontese . Il settore centrale corrisponde alle pianure lombarda ed emiliana, divise dal corso del Po e costeggiate, a N, dalle morene che bordano verso S i laghi prealpini. A queste si collega l’alta pianura, separata dalla bassa, adiacente al Po dal limite superiore delle risorgive (fontanili). La successione si ripete, semplificata e invertita, nella pianura emiliana. In tutto il bacino si . Nella sezione veneta la pianura . Il reticolo idrografico . Ben meno evidenti rispetto alle Alpi sono le tracce del glacialismo pleistocenico. All’interno della catena si aprono numerose conche intermontane, di origine per lo pi. Lungo la sezione laziale- abruzzese si possono distinguere quattro unit. Diffuse sono le forme carsiche: conche e piani carsici del tipo polje, doline, inghiottitoi. Il glacialismo quaternario ha lasciato la sua impronta fin dal Riss. Nell’Appennino Meridionale le sezioni campana e lucana presentano un asse spostato sul lato tirrenico. L’evoluzione morfotettonica . Questo tratto della catena . L’Appennino Calabro- Peloritano corrisponde all’affioramento dello zoccolo cristallino pretriassico, fratturato in zolle ed estremamente alterato in superficie. L’assetto tettonico consta di blocchi longitudinali (Catena Costiera, Sila, Aspromonte) alternati a fosse longitudinali. La risultante geomorfologica di questi processi . Caratteri geomorfologici analoghi presentano i Monti Peloritani, nella Sicilia nord- orientale. A S dell’Arno sono le alture del Volterrano, delle Colline Metallifere, del Senese, interessate nel Plio- Pleistocene da una serie di cicli trasgressivi e segnate dai calanchi. L’Antiappennino Tosco- laziale . Nel Lazio meridionale i rilievi antiappenninici continuano con gli speroni calcarei dei Lepini, degli Ausoni e degli Aurunci, che il solco tettonico in cui scorre il Sacco- Liri separa dall’Appennino Abruzzese. In Campania, al vulcano spento di Roccamonfina segue pi. Sul versante adriatico l’Antiappennino coincide pressoch. La natura litologica dei rilievi (calcari) e l’attivit. I Monti Nebrodi presentano paesaggi simili a quelli dell’Appennino Settentrionale, mentre le Madonie, con i loro altopiani incarsiti, richiamano la cornice tirrenica dell’Appennino Campano. La Sicilia orientale . Nel SE dell’isola si sviluppa l’altopiano ibleo, che domina le fosse tettoniche di Catania e Gela. Dalle formazioni clastico- evaporitiche della Sicilia centrale, aride colline soggette a fenomeni di intensa erosione, si passa ai monti della Sicilia occidentale, mosaico di blocchi rigidi, intersecati da faglie attive, digradanti verso la costa con una successione di ripiani terrazzati. I principali rilievi della Sardegna, nel settore orientale dell’isola, appartengono al Massiccio Sardo- corso. L’estremo lembo sud- occidentale, separato dalla fossa tettonica del Campidano, . I rilievi montuosi sono separati e isolati da altopiani o da pianure. Molto comuni sono le manifestazioni carsiche superficiali e profonde. Del tutto peculiari sono le forme di erosione eolica, in particolare nei graniti della Gallura. Tra i fattori incidenti sull’ampia variet. La catena alpina protegge la Pianura Padano- veneta dagli influssi diretti del clima dell’Europa centrale, ma non impedisce l’ arrivo di aria fredda da N (mistral, bora). La fascia costiera ligure- tirrenica ha clima pi. Fanno sentire i loro effetti a scala locale i laghi, l’altitudine e l’esposizione alla radiazione solare e alle correnti umide. Nel semestre freddo l’aria umida e fredda da O e NO porta sull’I. D’estate, invece, dominano l’aria tropicale marittima e quella continentale sahariana. L’interferenza tra queste masse d’aria . I fattori ricordati, e in specie il rilievo, influiscono sui diversi elementi del clima, in particolare sulla temperatura dell’aria. Tra il livello del mare e i 2. Si hanno medie tra 1. Le differenze tra Nord e Sud, nette in inverno (circa 1. L’escursione termica si accentua verso l’interno. Le regioni sul Mar Ligure e sul Tirreno registrano nel semestre freddo soprattutto venti da ovest. Nella parte orientale dell’I. Nel semestre caldo dell’anno prevalgono, lungo le coste, le brezze di terra e di mare, in montagna le brezze di monte e di valle. La neve cade abbondante soprattutto sulle Alpi e sull’Appennino Settentrionale e raggiunge i massimi sui 2. Il clima freddo e quello glaciale toccano le zone pi. I fiumi italiani convogliano nel mare ogni anno, in media, 1. Po, il 3. 2% agli altri fiumi adriatici, il 2. I regimi glaciale e nivale, propri dei corsi d’acqua alimentati dalla fusione dei ghiacciai e del manto nevoso, hanno portate massime nei mesi estivi e minime in inverno; il regime fluviale, nei fiumi che hanno origine al di sotto del limite delle nevi persistenti, ha portate condizionate dal regime delle piogge. La pendenza del letto, in gran parte del tratto padano, . Secondo fiume italiano . I fiumi del versante adriatico- ionico hanno corso breve, modesta estensione del bacino, accentuate magre estive, cospicuo apporto di materiali solidi. I fiumi tributari del Tirreno hanno spesso tronchi longitudinali, raccordati da conche intermontane o da sezioni trasversali, per cui sono caratterizzati da corso pi. Tipici sono l’Arno e il Tevere.
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September 2017
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